#Storienellestorie su Instagram
Da quando siamo approdate su Instagram, ormai quasi tre anni fa, ci siamo scontrate con il numero enorme di contenuti in competizione tra loro. I creatori (anche se nel mondo dei book bloggers sarebbe forse più realistico parlare di creatrici) di contenuti sono innumerevoli, ed è una vera sfida ritagliarsi una nicchia e farsi conoscere.
Inoltre, il tipo di comunicazione è diverso da quello cui ci avevano abituate altri social network. Principalmente visivo, e quindi per natura poco adeguato per rappresentare il mondo della parola scritta. Perché ammettiamolo: non è poi tanto divertente una disgraziata che piange di fronte a una pagina bianca…
D’altra parte, però, ogni limite rappresenta un’occasione. La nostra sono state lo strumento stories di Instagram. Contenuti brevi, brevissimi (per un pubblico sempre meno attento e con sempre più stimoli), che spariscono nel giro di 24 ore. La piattaforma ideale per sperimentare qualcosa di nuovo.
Insieme alla rubrica sulle ricette letterarie, ci siamo quindi inventate le #storienellestorie. Racconti di poche battute, un po’ surreali; una narrativa in pillole corredata da una grafica accattivante. Ogni storia è introdotta da un breve video che ne illustra il processo creativo: dove è come ci è venuta quell’idea.
Ogni martedì da ormai tre mesi proponiamo una nuova storia. A volte funziona, a volte no. Ma il feedback che riceviamo dai nostri lettori, così rapido e immediato, ci spinge nella direzione giusta.
Questo esperimento ci sta insegnando a essere sintetiche; a strutturare una scena intorno al proprio climax e sì, anche a gestire le critiche.
Poiché dopotutto siamo fiere del lavoro che stiamo portando avanti, al termine di ogni mese vi proporremo anche qui sul blog una delle #storienellestorie che è piaciuta di più. Quindi, non mancate di farci sapere cosa ne pensate!
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