Ricette letterarie: vampiri vegetariani al ristorante

Con tempismo perfetto, la cameriera apparve con le nostre bevande e un cestino di grissini. Li servì dandomi le spalle,
– Siete pronti per ordinare? – chiese a Edward.
– Bella? – disse lui. La ragazza si voltò, suo malgrado, verso di me.
Scelsi il primo piatto che vidi sul menù: – Ehm… per me i ravioli ai funghi.
– E per te? – si rivolse a Edward con un sorriso.
– Per me niente – rispose lui. Come poteva essere altrimenti?

S. Mayer, “Twilight”

Storia curiosa: quando ho parlato a mia sorella dell’intenzione di dedicare una ricetta letteraria a “Twilight”, mi ha subito citato questo brano. Chissà perché, i ravioli di funghi le erano rimasti impressi più di ogni altra parte della trama.

Se ce ne fosse bisogno, questo piccolo episodio è la conferma di quanto la nostra memoria si affidi alle capacità sensoriali: la descrizione di una scena guadagna in spessore se vi sono abbinati un odore, un sapore, una percezione tattile. (C’è da preoccuparsi se di una trilogia rimane solo un piatto di ravioli, ma tant’è).

A differenza di mia sorella, io non ricordavo per nulla la scena del ristorante. O meglio, la mia curiosità è sempre andata tutta alla scelta di Edward. In questo piccolo episodio, l’autrice non indugia su di lui, e questa reticenza mi è sempre sembrata molto più interessante del punto di vista di Bella. In questo momento in Edward si condensa un secolo di adolescenza da single, e altrettanto di non-vita da vampiro.

Me lo sono immaginata guardare il menù con disperazione crescente. È il primo appuntamento, ci tiene a fare bella figura: l’ha portata al ristorante italiano (scopriremo poi che ha avuto modo di viaggiare in Italia, quindi presumibilmente ha già avuto modo di apprezzare la nostra cucina tipica), per quanto la cittadina lo consenta, possiamo credere che sia il migliore della zona. Ma il menù si scontra con le sue esigenze di adolescente: deve rinunciare a tutto ciò che contiene aglio (per parecchi motivi), i crostacei sono un disastro se non sai aprire i gusci con le posate, e anche il sugo di pomodoro può rivelarsi un pericolo se hai indossato la camicia buona. E poi c’è la questione non-morto: è difficile convincere Bella del tuo essere un vampiro vegetariano, se introduci l’argomento azzannando una fiorentina al sangue… E il fritto misto, la sera, chi lo digerisce?

Alla luce di tutte queste considerazioni, vi presento il piatto che Edward avrebbe scelto al suo primo appuntamento. Un piatto estivo che vi farà fare bella figura con tutti i vostri amici vampiri alternativi!

Caserecce integrali con pesto di zucchine e pomodori confit

Ingredienti (per 4 persone)
350 g di caserecce di grano Timilia (o altra pasta integrale)
2 zucchine
5 fiori di zucca
40 g di mandorle sgusciate
50 g di formaggio grattugiato (tipo parmigiano)
8 pomodori di varietà ciliegino
Zucchero, 1 cc.
Olio evo, q.b.
Sale, q.b.
Pepe, q.b.

Preparazione:
Per il pesto: Tagliate le zucchine a rondelle e fatele saltare in padella con un cucchiaio di olio d’oliva. Cuocete per una decina di minuti a fiamma media, fino a che saranno dorate (se necessario, aggiungete qualche cucchiaio di acqua per evitare che brucino).
Tritate le mandorle in un mixer, fino a ridurle a una polvere grossolana.
Aggiungete le zucchine e il formaggio grattugiato alle mandorle e tritate il tutto fino a ottenere una crema densa.
Unite uno o due cucchiai di olio d’oliva al pesto, in modo che raggiunga la consistenza desiderata. Regolate di sale e di pepe.
Per i pomodori confit: Lavate accuratamente i pomodorini, asciugateli e tagliateli a metà.
Disponete i pomodorini (con il taglio rivolto verso l’alto) su una teglia coperta da carta da forno.
Salate e pepate a piacere, poi aggiungete un filo di olio e una spolverata di zucchero.
Infornate in forno statico per 2 ore a 140°C (se avete fretta, in forno ventilato per un’ora a 170°C).
Per la pasta: Portate a bollore una pentola con abbondante acqua salata.
Mondate i fiori di zucca rimuovendo i pistilli e il picciolo e tagliateli a strisce.
Una volta che l’acqua sarà giunta a bollore, versate la pasta. Cuocetela al dente.
Scolate la pasta e aggiungete i fiori di zucca (il calore residuo contribuirà a cuocerli mantenendone il colore acceso). Condite con un paio di cucchiai di pesto e i pomodori confit.

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