Ricette letterarie: il goulash del “Poison Kitchen”

“Giù verso il Canale del Diavolo, il Poison Kitchen era un posto in cui raramente ci si imbatteva per caso. Bisognava sapere che era lì e tuffarsi sotto un anonimo arco di pietra, dentro un cimitero circondato da mura, sotto il quale brillavano i vetri delle finestre del caffé.
[…]
Ordinarono due scodelle di goulash, che mangiarono mentre discutevano dell’esibizione di Kaz, dei peli del naso del loro insegnante di chimica – Zuzana sosteneva che si potessero intrecciare – e delle idee per i loro progetti del semestre. Presto la conversazione si spostò sull’attraente nuovo violinista dell’orchestra del Teatro dei Burattini di Praga.”

La chimera di Praga, Laini Taylor

Ci sono molte cose che ho amato di questo libro, scoperto anni fa ma letto solo di recente, ma in questa sede vorrei soffermarmi solo sulla questione cibo e sull’aspetto Urban fantasy di questa opera.

Ho visitato Praga da ragazzina, più o meno quando avevo la stessa età di Karou e Zuzana, durante una gita scolastica. Eravamo due classi di un istituto alberghiero e, con la curiosità tipica di giovanɜ cuochɜ eravamo più interessatɜ alla cucina che alle bellezze artistiche e storiche della città – almeno alcuni di noi.

Dopo una giornata passata al freddo ad ascoltare date e studiare l’architettura locale, io e un gruppetto di amicɜ ci siamo infilatɜ in un ristorantino nascosto in un vicoletto, uno di quei posti che difficilmente noti se il tuo stomaco non ti guida e il tuo naso non fa da navigatore.

Un posto come il Poison Kitchen forse, almeno per quanto riguarda il suo “nascondersi” agli occhi dei turisti. Un posto dove, mischiando un po’ di italiano, un po’ di inglese e molti gesti delle mani, siamo riuscitɜ a farci portare delle scodelle di goulash.

Ricordo che ci era piaciuto talmente tanto che si leggeva nei nostri occhi, sulle facce stupefatte: il cameriere se ne accorse e ci portò una porzione extra da dividerci, con i complimenti della casa.

Uscitɜ dal ristorante avevamo finalmente scacciato i geloni, avevamo le guance arrossate e un appagamento sul viso che, i nostri compagni non capivano. Certo, avevano preferito risparmiare e andare da McDonald! Stolti!

Leggere “La chimera di Praga” è stato un po’ tornare con la memoria a quella gita, passeggiare per le vie di quella stupenda città, sentirne i profumi, la musica e la magia. Incredibile come, alle volte, basti la menzione di un piatto per far rivivere (o vivere) certe emozioni.

Ecco allora la mia versione del goulash del Poison Kitchen, che è la più vicina possibile a quello che ho mangiato tanti anni fa in un posticino nascosto di Praga. Abbiate pazienza, non sarà mai come il tradizionale e originale, ma sicuramente ha le proprietà del comfort food che potreste cercare.

Goulash del Poison Kitchen

Ingredienti:
500 g di polpa di manzo a pezzetti,
2 pepeponi,
1 cipolla,
1 spicchio d’aglio,
3 patate,
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro,
20 g di paprika (piccante o dolce a vostra scelta),
1 cucchiaino di semi di cumino,
40 ml d’olio extravergine d’oliva,
40 g di burro,
750 ml di brodo vegetale,
50 g di farina 00,
sale

Preparazione:
Infarinate la carne e scrollatela per eliminare quella in eccesso.
Fate sciogliere il burro in una padella capiente insieme con l’olio. Unitevi i semi di cumino e fate insaporire 2 minuti.
Sbucciate la cipolla, tagliatela a fettine sottili e unitela al soffritto, fatela rosolare 5 minuti a fuoco medio, finché sarà trasparente.
Versate la paprika e fatela sciogliere mescolando con un cucchiaio.
Aggiungete la carne infarinata, salate leggermente e rosolatela da ogni lato 2-3 minuti.
Sbucciate l’aglio, tritatelo finemente e unitelo nella padella con gli altri ingredienti. Cuocete 2-3 minuti poi bagnate con il brodo fino a coprire quasi a filo la carne. Regolate di sale, mettete il coperchio e fate cuocere 20 minuti mescolando ogni tanto.
Pelate le patate, tagliatele a cubetti di circa 1-2 cm. Lavate i peperoni, eliminate i piccioli, i semi e i filamenti bianchi interni e riduceteli a dadini delle stesse dimensioni delle patate.
Unite il concentrato di pomodoro, le patate e i peperoni alla carne, bagnate con il brodo rimasto, mescolate. Rimettete il coperchio e fate cuocere ancora 20 minuti, finché le patate saranno tenere. Regolate di sale.
Togliete il coperchio e fate restringere il brodo in base al vostro gusto: se vi piace più liquido, potete servirlo immediatamente, altrimenti cuocete ancora 5-10 minuti.
Distribuite nei piatti il goulash e servite ancora caldo con fette di pane tostato.

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