Ricette letterarie: i waffles di “Sei di Corvi”
Vi svelo un segreto: la macchina per fare i waffles è stata il primo elettrodomestico che ho acquistato. Si è trattato di una scelta lunga e ragionata, perché i prezzi scandinavi mi avrebbero costretto a tirare un po’ la cinghia (e infatti ho vissuto di farina e acqua per le successive due settimane), ma non me ne sono mai pentita. Il mio fedele waffle-iron mi ha accompagnata ovunque; e devo ammettere che il suo aiuto è stato prezioso per attirarmi le simpatie di nuovi amici e colleghi. Diciamolo fuori dai denti: poche cose piacciono a tutti quanto i waffles.
Dolci o salati, coperti di sciroppo d’acero o con marmellata e panna fresca; morbidi e sottili come si usa in Norvegia, o spessi e croccanti come vuole la pasticceria belga… Non ho mai incontrato nessuno che non ne sia rimasto conquistato.
Non quindi sono rimasta molto sorpresa nello scoprire che anche i personaggi di Leigh Bardugo ne vanno ghiotti. Più che ghiotti: sono disposti ad annullare un debito di vita per un dessert come si deve.
Jesper expected Inej to laugh and was startled when she took Nina’s face between her hands and said, «Thank you for keeping me in this world when fate seemed determined to drag me to the next. I owe you a life debt.»
“Six of crows”, Leigh Bardugo
Nina blushed deeply. «I was teasing, Inej.» She paused. «I think we’ve both had enough of debts.»
«This is one I’m glad to bear.»
«Okay, okay. When we’re back in Ketterdam, take me out for waffles.»
Now Inej did laugh. She dropped her hands and appeared to speculate. «Dessert for a life? I’m not sure that seems equitable.»
«I expect really good waffles.»
«I know just the place,» said Jesper. «They have this apple syrup—»
«You’re not invited»
Ora, non so se i miei waffles sarebbero all’altezza delle aspettative di Nina e Inej – ma vi assicuro che mi hanno tirato fuori d’impiccio più di una volta. E questo vorrà pur dire qualcosa…
Pink waffles di Nina e Inej
Ingredienti (per una ventina di waffles):
500 g di farina 00
100 g di zucchero
7 g di lievito vanigliato
2 uova
500 ml di latte (per chi soffre di intolleranze, si può sostituire con latte di soia o acqua – magari aromatizzata alla lavanda!)
50 g di burro
50 ml di sciroppo di mirtillo
Preparazione
In una ciotola capiente, setacciate tutti gli ingredienti solidi: farina, zucchero e lievito vanigliato.
Sciogliete il burro e, una volta a temperatura ambiente, unitelo al latte.
Sbattete le uova e unitele a latte e burro, mescolando bene per uniformare il tutto.
Versate lentamente il composto liquido nella ciotola con gli ingredienti solidi. Sbattete la pastella con una frusta (a mano o elettrica) per amalgamare il tutto e rimuovere eventuali grumi.
Aggiungere a filo il succo di mirtillo. La pastella deve essere liscia e di una consistenza molto fluida.
Lasciar riposare la pastella sotto un canovaccio per mezz’ora.
Scaldare la padella per waffles (o una qualsiasi padella antiaderente di piccole dimensioni) e aggiungervi una noce di burro. Quando il burro starà sfrigolando, far colare a filo un mestolato di pastella.
Abbassare il coperchio del waffle iron e attendere un paio di minuti (se si sta usando una padella, cuocere circa un minuto per lato, fino a doratura).
Rimuovere il waffle dal waffle-iron (o padella). Se lo preferite morbido, poggiatelo su un piatto di portata, l’umidità lo manterrà soffice. Se preferite i vostri waffle croccanti, fateli asciugare per qualche minuto su una griglia di metallo.
Consumate i waffle immediatamente (come se fosse difficile!). La combinazione tradizionale prevede marmellata di fragole e panna, ma sbizzarritevi!
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