Ricette letterarie: banchetti fatati
«Oh, ma siamo ancora a Londra, Stephen! Questo è il caffè Jerusalem, in Cowper’s Court. Non lo conoscete?»
Jonathan Strange & il signor Norrell, Susanna Clarke
«Oh, sì, certamente, signore. Sir Walter cenava spesso qui con i suoi amici ricchi quando era scapolo. Ma non era mai stato così lussuoso. Quanto al banchetto, non riconosco quasi nessun piatto.»
«Oh, è perché ho ordinato esattamente il pasto che consumai proprio qui quattro o cinquecento anni fa! Questo è cosciotto di dragone alato con tortino di colibrì al miele. Qui c’è salamandra arrosto al sapore di melagrana, questa è una delicata fricassea di creste di basilisco insaporite con zafferano e arcobaleno in polvere e decorate con stelle d’oro! Su, sedete e mangiate! Sarà la cura migliore per i vostri capogiri. Che cosa prendete?»
«È tutto magnifico, signore, ma mi sembra di vedere alcune bistecche di maiale che dovrebbero essere molto buone davvero.»
Per quanto gustosa possa apparire una bistecca, temo che credo che sarei una di quei sventurati che scelgono di consumare il cibo destinato alle fate – e perciò costretti a restare in eterno in loro compagnia. Sul ruolo della ierofagia nel panorama fantastico si potrebbe scrivere molto; in questo caso ci basti ricordare che la consumazione del cibo destinato a entità altre (per esempio, il cibo degli dei) sia uno dei modi per raggiungere il reame magico. O per rimanerne intrappolati… È dopotutto ciò che accade a Proserpina quando assapora i chicchi di melograna offerti da Ade – ed è difficile credere che Clarke, autrice attentissima ai dettagli e alle sinestesie, non abbia voluto questo riferimento al frutto magico per eccellenza. Unito a salamandra e creste di basilisco, ovviamente.
Nel decidere come comporre questa ricetta, ho sostituito la salamandra arrosto (di difficile reperibilità) con il pollo. Dopotutto, ho sentito dire che rettili e anfibi sono carne bianca… Mi saprete dire voi al ritorno dal prossimo viaggio dal paese delle fate. Se vi faranno tornare…
Salamandra arrosto al sapore di melograna
Ingredienti (per 4 persone):
600-700 g di petto di pollo,
320 g di riso pilaf bollito,
40 g di farina 00,
1 cipolla dorata,
30 ml d’olio extravergine d’oliva
50 gr di gherigli di noci,
400 ml di brodo vegetale,
50 ml di melassa di melograno,
5 g di zucchero semolato,
1 bustina di zafferano,
½ melograno,
cannella in polvere,
sale e pepe
Preparazione:
Per la melassa di melograno
Sgranate 4 melograni e spremetene il succo con uno schiacciapatate. In alternativa, potete usare 500 ml di succo di melograno.
Filtrate il succo ottenuto e versatelo in una casseruola. Aggiungete 30 ml di succo di limone e 50 g di zucchero di canna. Portare a bollore, e cuocete 10-15 minuti finché il succo si sarà addensato e ridotto della metà, raggiungendo una consistenza simile allo sciroppo. Mescolate spesso per evitare che si attacchi al fondo e bruci.
Versate la melassa ancora bollente in un contenitore di vetro sterilizzato e asciutto: si conserva per qualche settimana in frigorifero.
Per la carne
Sgranate il melograno, lavate i chicchi e fateli asciugare su un telo da cucina.
Fate tostare 40 g di gherigli di noci in una padella, senza condimento, 2-3 minuti. Trasferiteli nel bicchiere di un frullatore e frullate finché otterrete una farina grossolana.
Tagliate la carne di salamandra in bocconcini e infarinateli leggermente.
Scaldate 20 ml d’olio in una padella e rosolatevi la carne 10 minuti circa. Spegnete il fuoco e tenete da parte.
Sbucciate la cipolla, affettatela finemente e fatela rosolare in una padella con 10 ml d’olio. Aggiungete un cucchiaio di zucchero e lasciate caramellare 5 minuti, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.
Unite i bocconcini di pollo alle le cipolle caramellate, mescolate e coprite con il brodo caldo.
Regolate di sale, pepe e insaporite con un pizzico di cannella e lo zafferano. Fate cuocere ancora 5 minuti, unite le noci tostate e la melassa di melograno.
Cuocete 30 minuti, a recipiente coperto e fuoco basso, mescolando di tanto in tanto.
Distribuite nei piatti fondi individuali e contornate con il riso pilaf. Decorate con i chicchi di melograno e i gherigli di noci e servite.
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