Ricette letterarie: panini cotti al vapore di Rin
La trilogia di R.F. Kuang “La Guerra dei Papaveri” non spicca per i suoi resoconti di cibo (a meno che le droghe non siano considerate cibo edule, in tal caso forse sì). È un crudo, spesso crudele, racconto di guerra e povertà: non ci sono pasti, ma razioni. Quando un’inondazione distrugge la gran parte dei territori coltivabili e scatena un’epidemia su larga scala, non restano neppure quelle.
Non ci sono molti romanzi fantasy in cui la fame sia una presenza costante, ingombrante. Di norma delle grandi guerre si esaminano gli aspetti più scenografici (le battaglie campali, gli slanci eroici); mentre la quotidiana lotta per la sopravvivenza passa in secondo piano. La preparazione del cibo è stata relegata per secoli alla sfera femminile, perciò non è strano se il problema “Cosa mangerò oggi?” sia stato rappresentato soprattutto da autrici (U.K. Le Guin nel ciclo “I Doni”, Tanith Lee in “A Heroin of the World”). Fa eccezione il nostro Giuseppe Pederiali con “Il tesoro del Bigatto”.
Rin e i suoi compagni hanno spesso pochissimo cibo a disposizione, fame e indigenza sono una costante. A saziare sono panini cotti al vapore (i cinesi mantou), semplici e candidi, con una potente valenza simbolica di purezza rispetto a un mondo divorato dal rosso del fuoco e del sangue.
“La Repubblica del Drago”, R.F. KuangQuando Rin fu certa di poter digerire cibo solido senza vomitare, si unì a Nezha in coperta per il suo primo vero pasto dopo più di una settimana. «Non ti strozzare.» Nezha pareva divertito. Rin era troppo occupata a sbranare un panino cotto al vapore per rispondere. Non sapeva se fosse il cibo sul ponte di coperta a essere incredibilmente buono oppure se era affamata al punto che le sembrava di assaporare la cosa migliore che avesse mai mangiato in vita sua.
Panini bianchi al vapore di Rin

Ingredienti per 6 panini:
200 g di farina 00
120 ml di acqua tiepida
7 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaio di olio di semi
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale fino
Preparazione
In una ciotola capiente, sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero. Aggiungete la farina setacciata e impastate. Aggiungete l’olio e il sale.
Trasferite l’impasto su un piano di lavoro cosparso di farina e lavoratelo finché otterrete una palla morbida ma compatta.
Coprite l’impasto con un telo da cucina pulito e lasciate lievitare circa 2 ore, finché l’impasto sarà raddoppiato di volume.
Trasferite l’impasto sul piano di lavoro e dividetelo in 6 panetti. Posizionate ciascuno su un quadrato di carta forno e adagiateli all’interno di un cesto per la cottura al vapore. Lasciate riposare in un luogo tiepido 1 ora.
Cuocete i panini al vapore 20 minuti, finché si sarà creata una crosticina lucida sulla superficie. Lasciate raffreddare completamente prima di consumarli.
Si conservano fino a 3 giorni in un luogo fresco e asciutto.
Suggerimento: i panini cotti al vapore sono ottimi con marmellata o crema di nocciole, o farciti con maiale sfilacciato (pulled pork). Oppure, perché non usarli in alternativa ai classici sandwich?
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