Il profumo dei libri: la mostra per bibliofili
Dopo aver vagheggiato delle vite precedenti dei libri pochi giorni addietro, mi ritrovo tra le mani una notizia curiosa, che sono certa piacerà a molti amanti dei libri.
Ma prima una domanda: in quanti, sentendosi chiedere “Perché preferisci i libri cartacei agli ebook” hanno riposto “Per il loro profumo e il tatto”?
Potrei mettere la mano sul fuoco che stiamo parlando di una percentuale altissima.
Beh, siate felici bibliofili con il naso sempre nei libri, ora c’è un’intera mostra pensata per darvi ragione.
Infatti, a Villa Stuck a Monaco l’artista giapponese Hisako Inoue ha portato la sua Die Bibliothek der Gerüchte, la biblioteca degli aromi.
Un percorso sensoriale dove a farla da padrone sono proprio i profumi scaturiti dalle pagine dei volumi esposti.
Tutti di anni, proprietari, case editrici, lingue differenti, i libri sono esposti sotto cloche trasparenti di plastica, come il miglior piatto in un ristorante stellato.
Una volta alzata la cloche, si sprigiona il particolare aroma del libro: tempo, carta, inchiostro, colla e il tocco personale di ogni proprietario lo ha reso speciale e unico.
Come ad esempio, la copia esposta di Nelson-Die Begründung von Englands Weltmachtstellung, (Nelson – La nascita del potere mondiale dell’Inghilterra), di Max Kirchelsens, stampato nel 1926. Al suo interno è stato conservato un rametto di lavanda a mo’ di segnalibro. Dopo oltre novant’anni è possibile, ancora oggi, sentire il leggero profumo del fiore.
Un lungo viaggio di ricerca
L’artista, Hisako Inoue, ha lasciato che fosse il suo naso a guidarla nella scelta dei testi più coinvolgenti. Ha iniziato la sua ricerca nel 2016, tra mercatini delle pulci, librerie antiquarie e le biblioteche private. Non si è fatta in alcun modo frenare dalla lingua (non conoscendola), ed è stato facile quindi non venire condizionati da altri fattori che non fossero il tatto e l’olfatto.
L’importanza dell’olfatto
Hisako Inoue, oltre a invitare i visitatori ad alzare le cloche ed essere in prima persona parte della mostra, ha scelto di spiegare l’importanza dell’olfatto e dei profumi attraverso un workshop, a completamento della mostra.
Durante il workshop, l’artista guida i visitatori alla scoperta di un’antica arte giapponese, una cerimonia della fragranza. Attraverso “l’ascolto degli odori”, in uno stato meditativo-contemplativo, si vuole attivare l’associazione profumo-ricordo.
Infatti, è proprio attraverso odori e profumi che il nostro cervello ci ripropone un ricordo.
Che sia il profumo di nostra madre, l’odore di pasta frolla dei biscotti della nonna, l’essenza calda e avvolgente di casa o il profumo dei libri, i ricordi si risvegliano in noi. Ed è esattamente quello che l’artista vuole farci provare durante la sua mostra.
Quindi, curatevi il raffreddore e affondate il naso nei libri!
Per maggiori informazioni sulla mostra: Museo Villa Stuck (in tedesco)
Sarà aperta fino al 14 gennaio 2018
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