Libreria: una metamorfosi continua
Chi non muore si rivede, si è soliti dire; ed effettivamente, nonostante la mia lunghissima assenza da Moedisia, sono viva e vegeta.
Purtroppo da molto tempo non scrivo sul blog non perché non abbia nulla da raccontare – anzi! – ma perché il tempo è stato tiranno, o spesso si dice così quando si diventa mamma.
Eh già. A novembre sono diventata mamma di una bellissima bimba, Ginevra ( nb. ogni scarrafone è bello a mamma sua, lo so!) che come potete immaginare occupa gran parte del mio tempo di veglia e di sonno.
Diciamo, insomma, che come scusa per la mia latitanza me la sono studiata bene.
Ed ecco perché in questi mesi ho lasciato le redini dei nostri confini virtuali a Sephira che non ringrazierò mai abbastanza per l’impegno profuso.
Ma, come dicevamo prima, chi non muore si rivede. Quindi eccomi qui a parlarvi di un fenomeno che in questi mesi ha colpito la libreria di casa mia.
Una metamorfosi, un cambio di pelle… Una vera rivoluzione.
Pian piano le costole dei libri ben ordinati sugli scaffali hanno perso colore e gli elementi fantasy che li contraddistinguevano. I profili gialli dei volumi firmati da Agatha Christie sono man mano degradati in un bianco sporco, fino a sparire.
No, non è una malattia dei libri, è proprio una trasformazione radicare dei volumi che hanno preso possesso della mia libreria.
Perché a volte è la vita a influenzare le nostre letture, e non viceversa come spesso si sente dire.
Sì, perché se il libro giusto al momento giusto può aiutare ad affrontare alcune situazioni della vita, a darti il consiglio che nessuno intorno a te sembra riuscire a offrirti o può aiutarti a leggerti dentro e a meditare, può succedere anche l’esatto contrario. E un nuovo mondo si apre davanti a te.
All’inizio non me ne sono resa conto, è stato tutto molto graduale: togliere un libro, metterlo in uno scatolone per far spazio al nuovo.
A farmi cascare l’occhio sulla nuova veste della libreria è stata una discussione su un gruppo Facebook di lettori e scrittori dove si invitava i partecipanti a fotografare e mostrare la propria “libreria fantasy”.
Pareva un’iniziativa simpatica a cui partecipare. Così ho preso lo smartphone in mano per far la fantomatica foto, e mi sono accorta che di fantasy ormai non c’era più nulla.
Quando lo scorso anno ho scoperto di essere incinta, da brava bibliofila quale sono, ho cercato risposte alle domande che mi assillavano circa il futuro del mio corpo e della creatura nei miei più fidati consiglieri: i libri. (Fidatevi, meglio i libri dei forum delle mamme se volete mantenere la vostra salute mentale).
Inizialmente, un po’ per scherzo, un po’ per devozione verso di loro, ho acquistato i libri di Piero e Alberto Angela sui 9 mesi di gestazione e lo sviluppo del bambino da 0-3 anni… e da lì il passo è stato tremendamente breve: libri sulla gravidanza, sul parto, sul sonno del neonato, sui metodi di puericultura e svezzamento del cucciolo. Libri di pediatri illustri e internazionali.
Invece di aspettare con ansia l’uscita del nuovo romanzo di Neil Gaiman, eccomi in fila alla cassa a pagare il libro sulle attività Montessori da far fare alla piccola.
Badate, non vi è nulla di male. Anzi, come dicevo prima, un nuovo mondo vi si apre davanti agli occhi ed è davvero sorprendente come la vita cambi le nostre letture.
Letture che mi hanno mostrato qualcosa di diverso, di nuovo.
Alcune di queste mi hanno portato a pormi domande, mi hanno fatto crescere non solo come genitore ed essere umano – essendo volumi molto impregnati di filosofia, ideologie e stili di vita. Mi hanno fatto crescere come lettore portandomi a interessarmi nuovamente ad altri generi, arricchendo il mio bagaglio culturale con nuovi argomenti e informazioni.
Alcuni di questi libri poi, me li porterò nel cuore. Perché sono stati i libri giusti al momento giusto – e qui si chiude il cerchio in un certo senso. Quindi non stoneranno di fianco a Diana Wynne Jones. Non per me almeno.
E non stonerà neppure il libro preferito di Ginevra: Un, due, tre, via! Visitiamo la fattoria.
E’ il suo primo amore libresco. Mai potrà sfigurare nel mio cuore.
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