Valico Festival: intervista all’organizzatore Ivan Alemanno

Il 22 e 23 febbraio si terrà a Roma la prima edizione del festival del fantastico Valico Festival. La location è Città dell’Altra Economia, a Testaccio.
Saranno due giorni di incontri tematici, seminari e workshop; ma anche musica folk, giocoleria e spettacoli di mentalismo.

Per il programma completo vi rimando al loro sito, dove potrete spulciare le proposte: Valico Festival.

Abbiamo intervistato per voi Ivan Alemanno, organizzatore dell’evento, per scoprire qualcosa di più. Lasciamo quindi che sia lui a presentare Valico Festival!

Raccontaci un po’, com’è nato Valico Festival?

Questo festival nasce come idea 3 anni fa. Da Roma in giù non c’è una realtà simile a Stranimondi, quindi ho deciso di creare qualcosa di simile e di comunque inedito. Realizzarlo è stato complicato: ho perso per strada parte dei collaboratori che non se la sono più sentita, sia a livello di tempo che economico, di proseguire.
Dopo Stranimondi dell’ottobre scorso, però, sono tornato ad essere dell’idea che questo festival del fantastico andasse fatto.
Per la location abbiamo trovato questo posto, Città dell’altra Economia, al centro di Testaccio a Roma: grazie alla loro disponibilità, siamo riusciti in circa 4 mesi a organizzare il festival.

Valico Festival ha come scopo quello di essere un punto di incontro e intrattenimento. Non sarà un festival già visto ma qualcosa di un po’ diverso…

Diverso in che modo? Cosa distingue Valico Festival da altri eventi dedicati al mondo del fantastico italiano?

Sarà diverso sia dal punto di vista dell’intrattenimento che della divulgazione. Cercheremo di portare tutta una serie di realtà che vanno oltre il “comune” genere fantastico. Per esempio, ci sarà la magia, sotto forma di spettacolo di illusionismo: il mentalista Francesco Busani, molto conosciuto sia in Italia che all’estero. Ci sarà musica folk dal vivo, che porterà tonalità del Nord Europa. Laboratori e incontri saranno più vicini ai classici panel degli altri festival, ma non saranno autogestiti. Ogni incontro verrà presentato da una conduttrice, la bravissima Maria Valentina Principi, e verranno moderati.
L’esposizione con la vendita di prodotti librari è invece sia una scommessa di un gruppo di editori sia il lavoro del circuito Librerie di Roma.

Il fantastico non è di nicchia, è di massa, e con questo festival e queste sinergie cerchiamo di farlo capire. Il fantastico non è solo per bambini, è anche per bambini, ma solo in parte. Non bisogna dimenticare che il grande bacino di utenza è in realtà di adulti appassionati. Lettori che meritano di essere coccolati e Valico Festival vuol essere un po’ una coccola per loro.

Parliamo un po’ di te. Quando ti sei imbattuto nel fantastico?

Da piccolo, come tutti. Già con le favole… Mi immaginavo seguiti, finali alternativi alle storie che mi venivano raccontate. Questa cosa poi mi è rimasta. Nel 2009 insieme ad altri amici abbiamo deciso di aprire la casa editrice Watson Edizioni. Doveva occuparsi di fantastico e gialli e thriller. Ormai sono 10 anni che portiamo avanti questa avventura.

Che cos’è per te il fantastico?

Per me è tutto ciò che esce dalle nostre menti, dalla nostra fantasia, tutto quello che può collegarsi alla vita di tutti i giorni e avere anche “soltanto” una piccola scintilla, quella scintilla che ci fa pensare a qualcosa oltre alla realtà. Non c’è soltanto il guerriero con la spada, ma anche quella piccola sensazione di magia che cambia la prospettiva di ogni giorno.

C’è ancora bisogno di fantastico?

Per forza, altrimenti vivremmo una vita piatta e senza immaginazione! Senza dar spazio all’immaginazione come possiamo creare mondi differenti? Anche nel contesto della fantascienza speculativa, si guarda al futuro prossimo e quindi si cercano di ideare tutta una serie di situazioni, oggetti, applicazioni futuribili e che poi – si è già visto grazie ad autori del passato prossimo – si sono realizzate.
Non è solo evasione. Attraverso il fantastico c’è modo di poter pensare e realizzare cose che non ci si aspetta. Sono spunti importanti per creare nuove storie da raccontare o nuovi “oggetti” di vita quotidiana fino a quel momento impensati.

Torniamo al festival… Il programma sembra molto trasversale. Cosa ha orientato la scelta degli ospiti?

Per quanto riguarda il fantasy (che sfuma anche un po’ nell’horror) ho invitato Andrea Scarabelli e i veterani Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco, che con il loro lavoro sono riusciti a portare in Italia un autore come Lovecraft. Ha formato un’intera generazione, la mia. Sentivo quasi come un obbligo personale farli venire al festival e farli parlare di questo autore, che continua a fare la storia della letteratura fantastica.

Per il fantasy più classico, ho osato: ho chiamato Francesca, La Fata Brigante. Lei gravita nel mondo olistico, vive da sola in campagna, sul monte delle fate. Racconterà storie di folklore italiano e così ci collegheremo a un’opera di Watson Edizioni di qualche anno fa, “Folklore”, che ha avuto un buon successo. E ci permette di poter parlare di tutto quello che è fantasy classico-storico.

Per quanto riguarda l’horror, ho scelto dei personaggi molto noti, come Luigi Cozzi, proprietario di Profondo Rosso, Antonio Tentori e Enrico Luceri e Cristina Astori. Elena Mandolini e Miriam Palombi affronteranno la letteratura horror dal punto di vista femminile.

Per la fantascienza dal punto di vista letterario ci sarà Tea C. Blanch con il Prof. Paolo Musso. Loro parleranno di approccio narrativo e di evoluzione del genere in un seminario: “Scienza e Fantascienza”.
Ci saranno anche Giulia Abbate, Elisabetta Di Minico e Liliana Marchesi per affrontare un tema caldo: utopia e distopie.

Ho anche pensato a un appuntamento con bookblogger e influencer, anziché cercare solo tra scrittori e professionisti del genere. Parlare con loro di fantastico può regalare un punto di vista diverso dal solito. Con loro ci sarà un incontro per parlare delle criticità del libro o quale ha più appeal; in che modo il libro raggiunga a un lettore. Tutti discorsi per capire come affrontare, a livello editoriale, un nuovo lavoro di scelta di storie.

Che editori saranno presenti? E invece, che ospite non è presente ma avreste tanto voluto avere?

Il coinvolgimento degli ospiti è stato legato anche alle tempistiche del festival. Purtroppo alcuni nomi non si sono potuti unire a noi per via di impegni pregressi. Ho contattato anche degli autori esteri – ma sarà per la prossima edizione. Per questa volta, saremo Made in Italy! La seconda edizione sarà più internazionale. Gli editori presenti saranno Nero Press Edizioni, Moscabianca Edizioni, Dark Zone, RiLL, Watson Edizioni, Kipple Officina Libraria… e tanti altri. Gli assenti verranno coperti dal circuito di Librerie di Roma, quindi i libri non mancheranno, anzi.

Da addetto ai lavori ed esperto del settore, cosa possiamo attenderci dal fantastico di domani?

Ampio spazio per il libro game, direi. Si è evoluto negli ultimi anni, è tornato in auge, e sta prendendo una piega interessante. A tal proposito, ci sarà un incontro particolare per la narrativa di intrattenimento legata ai libro game. Lo terranno Francesco DI Lazzaro, Alberto Orsini, Andrea Angiolino e Valentino Eugeni e illustreranno la storia del libro game dagli albori alle evoluzioni future. Per quanto riguarda le nuove storie… Secondo me, oltre alle già conosciute sfumature di genere, se ne formeranno altre, come è già successo con il grimdark e l’high fantasy. Altre moriranno, per dar spazio a cose nuove. Questo sia per una questione di offerta (cosa scrivono gli scrittori) sia per una questione di domanda (i lettori vorranno cose nuove e ci saranno nuovi lettori da appassionare).

La nostra intervista a Ivan Alemanno finisce qui. Lo ringraziamo nuovamente per la disponibilità a rispondere alle nostre domande e la gentilezza per averci dedicato il suo tempo in questi giorni frenetici.

Se non fosse chiaro, amanti del fantastico e non solo, vi invitiamo a partecipare a questo interessante evento il più numerosi possibili!
Noi abbiamo già acquistato il biglietto del treno…

Poi vi racconteremo com’è andata! Stay tuned!

Ivan Alemanno

Ivan Alemanno – Biografia
Vivo a Roma da 28 anni ma nasco e cresco in Puglia, a Galatina.
Dopo aver studiato architettura presso La Sapienza “Valle Giulia”, mi dedico a diverse attività imprenditoriali tra cui la pubblicità e l’informatica.
Nel 2009, insieme a degli amici di vecchia data, do vita a Watson edizioni. Un progetto sperimentale che aveva bisogno di tanta energia e voglia di innovazione. L’abbiamo trovata scommettendo solo su autori italiani e emergenti. In 10 anni abbiamo pubblicato oltre 130 libri e ottenuto diversi premi e riscontri positivi dal pubblico. Abbiamo riportato in auge le antologie di racconti, fino al 2015 poco o per nulla considerate, abbiamo scommesso sul genere fantastico rispolverando lo Sword & Sorcery e mettendo in risalto il fantasy italiano. Con il 2020 si apre un periodo di rinnovamento e di nuove attività: apriamo a Febbraio con Valico, Festival del libro fantastico. Per quanto riguarda Watson Edizioni, abbiamo acquisito 5 autori internazionali e stiamo lavorando a progetti narrativi di altissimo livello. Avvieremo altre collane specifiche: Giallo, Rosa, Graphic Novel. Nell’ottica di intrattenere quanti più lettori possibile, dal più piccolo al più folle.

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.