Conosci i tuoi lettori: beta e alpha reader
Se hai scritto un romanzo, un racconto, un saggio – e hai deciso di fargli lasciare il suo comodo cassetto per raggiungere un pubblico più ampio di quello dei tuoi parenti (e il gatto), è probabile che tu ti sia imbattuto in una serie di termini riferiti a mansioni specifiche: alpha reader, beta reader, editor… Mentre la familiarità con questi termini dal sapore anglosassone cresceva, però, cresceva anche la tua confusione. Chi sono queste figure mitologiche? Dove posso scovarle? Dove iniziano le competenze di uno e finiscono quelle di un altro?

In questo breve articolo faremo chiarezza sui cosiddetti lettori alpha e lettori beta, la cui strada incrocerai qualsiasi sia la tua aspirazione letteraria (cioè, sia che tu abbia intenzione di pubblicare in modo autonomo, che se tu abbia intenzione di rivolgervi a un agente e/o una casa editrice). Poiché nel nostro caso i nostri lettori di riferimento alpha e beta sono rispettivamente un uomo e una donna, useremo il maschile nel primo caso e il genere femminile nel secondo. Se la scelta ti sconvolge, forse hai bisogno della nostra serie di articoli dedicata al sessismo linguistico.
Alpha reader
Con il termine alpha reader, mediato dal mondo informatico, si intende il tuo primissimo lettore. Quello con cui ti confronti quando la storia è scritta ancora solo per metà e non sei così sicura di dove stai andando a parare; oppure quando, terminata la prima bozza, hai la sensazione che la vicenda abbia preso qualche svolta inaspettata (e vicoli ciechi, rotonde e inversioni a U). Avendo a che fare con un prodotto ancora in fase embrionale, l’alpha reader ha il difficile e delicato compito di individuare fabula e intreccio sotto gli strati di episodi inutili, idee abbandonate a metà, lunghe deviazioni. Se ci sarà riuscito, sarà in grado di rispondere alla domanda: “di cosa parla il manoscritto?”. Se la risposta è molto diversa da quella che daresti tu, è il momento di tornare sul testo, chiedendoti a tua volta da dove possa essere nato il malinteso, e come puoi (se vuoi) correggerlo.
Che errori può scovare un alpha reader?
In linea di massima, il compito del lettore alpha consiste nell’individuare errori logici e buchi di trama. Questi possono prendere molte forme, e non è neppure scontato che il lettore sia in grado di identificarli come tali. Per esempio, nella discussione successiva alla lettura potrebbe emergere un interesse molto più forte per un personaggio secondario che per il protagonista. Questo dovrebbe spingerti a domandarti se stai davvero scrivendo la storia che vorresti, con il protagonista che si merita.
Da una discussione con il tuo alpha reader possono nascere nuove direzioni per la storia, nuove idee. Per questo è bene affidarvisi quando l’opera è ancora acerba. C’è in gioco anche un aspetto psicologico: la storia che stai scrivendo ha ancora la possibilità di sorprenderti, non ti ha ancora annoiata. Fare modifiche – anche sostanziali e strutturali – ti farà sviluppare le tue doti di architetto, senza farti mettere in dubbio le tue abilità di scrittura.
Come scegliere un alpha reader?
- Uno, massimo due. Scegli in modo oculato una o due persone di fiducia: la tua storia non è ancora pronta a lasciare il nido!
- Qualcuno che ti conosca bene. Scegli qualcuno che conosca bene il tuo carattere, del cui giudizio ti fidi (anche per questioni esterne alla scrittura!). Sarà in grado di indirizzarti nel modo più adatto a te e probabilmente avrà già una certa familiarità con le tue idee.
- Sincero.
- Inesperto. A questo livello non hai bisogno di trovare un lettore esperto di meccanismi editoriali, di swashbuckling fantasy, o di arco di trasformazione del personaggio. È più interessante scoprire cosa emerge dalla materia grezza, quali idee saltano fuori dalla pagina. Per questo, uno sguardo più “fresco” può essere più utile di uno smaliziato.
Beta reader
I beta readers sono i lettori e lettrici che tengono in mano una versione quasi ultimata del manoscritto, cioè una versione che hai già riletto e sistemato almeno una volta. La nostra beta reader di riferimento si affaccia sul percorso quando non possiamo più procedere con le nostre sole forze; ovvero quando abbiamo ripassato la storia talmente tante volte, da non riuscire più a vederne le falle. Il termine beta reader circola da più tempo e in modo più capillare rispetto a quello di alpha reader; quindi per un approfondiamento su questa seconda figura vi rimando al bell’articolo di StoriaContinua.
Qualsiasi lettera dell’alfabeto corrisponda al tuo lettore, ricorda di trattarlo con il rispetto che merita. Una lettura approfondita impegna quanto ogni altro lavoro, e gran parte dei readers lo fa gratuitamente nel proprio tempo libero. Un discorso a parte meritano invece i servizi editoriale. È bene non confondere la natura e gli obiettivi delle due esperienze di lettura; ma di questo parleremo diffusamente in una prossima intervista con Giulia ed Elena di Studio83.
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